Nuovi libretti di impianto e rapporti di efficienza energetica in Emilia Romagna

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Emila Romagna n.142 (scaricabile da >>qui) è stata pubblicata la Delibera della Giunta Regionale 15 maggio 2017, n. 614 “Approvazione dei modelli di libretto di impianto, di rapporto di controllo di efficienza energetica e di rapporto di ispezione ai sensi dell’art. 25 quater, comma 5 della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26. Abrogazione. Abrogazione della delibera di Giunta regionale del 13 ottobre 2014 n. 1578“.

Se il libretto di impianto non è sostanzialmente cambiato, balza all’occhio come nel rapporto di controllo, oltre a qualche aggiunta meno sostanziale, sia stata aggiunta la possibilità di usare lo stesso rapporto sia come “Rapporto di controllo di efficienza energetica“, sia come “Rapporto di controllo funzionale e manutenzione“, barrando l’apposita casella in alto.

Senza dare un giudizio alla cosa, ricordiamo solo che il Ministero, nelle sue FAQ (si veda >>qui) aveva precisato che “I modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica, pur prevedendo alcuni controlli di sicurezza sull’impianto e sui relativi sottosistemi di generazione di calore o di freddo, non sono rapporti di controllo o manutenzione ai fini della sicurezza e pertanto non sono esaustivi in tal senso“.

Quindi non vogliamo dire se sia meglio e peggio questa doppia utilizzabilità del modello, ma il problema è sempre lo stesso: è mai possibile che, ancora una volta, ogni regione vada per la sua strada? E ancora una volta il nostro pensiero va al povero manutentore che ha impianti nei comuni confinanti di Suzzara (Lombardia) e di Luzzara (Emilia Romagna).

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Ispettori che rifiutano di fare l’analisi di combustione

Ci giunge voce (voce verificata) che alcuni ispettori rifiutino di effettuare la misurazione in opera del rendimento di combustione, in quanto la presa di prelievo non è accessibile dall’esterno dell’apparecchio ed è necessario rimuovere il mantello, cosa per la quale, a loro parere, potrebbero essere additati di “manomissione”.

Se effettivamente la vecchia edizione della norma sull’analisi di combustione, poteva lasciare questo dubbio, facciamo presente che dalla bellezza di otto (8) anni, la norma UNI 10389-1 al punto 4.2.3 (“Operatori incaricati dall’autorità competente”) specifica chiaramente che “b) L’operatore deve effettuare la misurazione in presenza del responsabile dell’esercizio e della manutenzione o di persona da lui incaricata; in nessun caso deve alterare, anche mediante semplice regolazione, il funzionamento dell’apparecchio o dell’impianto, né effettuare alcuna operazione ad esclusione di quelle previste dalla presente norma; può tuttavia compiere le operazioni previste dal fabbricante dell’apparecchio e indicate sul libretto d’uso e manutenzione per l’esecuzione delle analisi di combustione, effettuabili anche con l’ausilio di utensili di uso comune (per esempio smontaggio del mantello di una caldaia), ripristinando al termine delle operazioni la situazione iniziale“.

Nel caso fatelo dunque presente, invitandoli cortesemente a studiarsi l’edizione in vigore della norma in questione.

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In inchiesta pubblica la nuova 10845!

E’ in inchiesta pubblica il progetto di norma della nuova edizione della norma UNI 10845: “Impianti a gas per uso civile Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas Criteri di verifica, risanamento e ristrutturazione“. Come si legge dal sito UNI: “La norma stabilisce i criteri per la verifica della funzionalità di sistemi in esercizio, asserviti ad apparecchi alimentati a gas e per la verifica dell’idoneità di sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchi alimentati a gas. Stabilisce inoltre i criteri per:
– l’adeguamento di sistemi;
– il risanamento e la ristrutturazione di camini e canne fumarie esistenti che non soddisfano i requisiti della norma.“.
Il testo dei progetto di norma è scaricabile dal sito UNI inserendo nel campo “codice del progetto” il codice “UNI1601648” (senza spazio!)
La data di fine inchiesta, entro cui è possibile inviare commenti, è il 3 luglio 2017.

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